Abitare gli spazi di un museo e danzare in dialogo con le opere presenti, è questa la pratica proposta da Danse au Musée, progetto del Centre Chorégraphique National di Nantes a cui ho preso parte in qualità di performer e designer di progetto in numerose occasioni. Il progetto, nato per esplorare nuove modalità di fruizione dell’arte attraverso danza e performance, è stato successivamente declinato e aperto al dialogo con le architetture di numerosi beni culturali materiali, quali monumenti e dimore storiche, dando vita al format Promenade au Château.

Dal 2016 abbiamo avuto il piacere e l’onore di creare percorsi di accessibilità all’arte all’interno di una serie di luoghi della cultura, come ad esempio il Musée du Louvre di Lens, il Musée Picasso di Parigi, la Reggia di Venaria o il magnifico Château D’IF di Marsiglia. All’interno di quest’ultimo abbiamo anche avuto l’opportunità di girare un cortometraggio, con la regia di Caroline Cutaia, in collaborazione con la casa di produzione Les Films Jack Fébus e il Centre des monuments Nationaux, un’occasione unica per dar vita ad una narrazione del nostro passaggio che attraverso la disseminazione digitale potesse creare risonanza intorno al progetto. 

Oltre ad essere vere e proprie creazioni site-specific, questi progetti perseguono una nuova idea di coinvolgimento del pubblico agendo in maniera attiva sui processi di audience-engagement: offrendo ai visitatori un’esperienza diretta si innescano processi e sperimentazioni che comprendono nuove forme di democrazia e comunità. In questo senso le pratiche da noi proposte al pubblico hanno sempre tentato di andare oltre la rappresentazione, in favore di un coinvolgimento più diretto, intimo e concreto degli spettatori, rendendo il percorso di visita un’esperienza immersiva e danzante.